Teatro

King Arthur, la 'drammatic opera' proposta da Motus

King Arthur, la 'drammatic opera' proposta da Motus

Debutta a Bologna il King Arthur dei Motus, che segnerà l'inaugurazione della nuova stagione di Musica Insieme lunedì 19 ottobre al Teatro Manzoni. Enrico Casagrande e Daniela Nicolò propongono una rilettura innovativa dell'opera di Henry Purcell su testo di John Dryden.

Teatro barocco e teatro contemporaneo: è attrazione fatale. Si rinnova in King Arthur, la “drammatic opera” proposta da Motus in un gioco raffinato di specchi che esalta le tensioni ricercate fra parola e canto, lotte terrene e forze sovrannaturali, create dal testo di John Dryden e dalla musica di Henry Purcell. Compagnia fondata nel 1991 a Rimini da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, Motus fin dall’inizio è orientata a un linguaggio teatrale fatto, oltre che di recitazione, di scultura, disegno, video arte, musica per esplorare i testi di scrittori come Albert Camus, poeti come Reiner Maria Rilke, registi come Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini, Rainer Werner Fassbinder, drammaturghi come Samuel Beckett, William Shakespeare, fino alla tragedia classica con Antigone. Ma questa è la prima volta che Motus si accosta alla drammaturgia musicale, un approccio ben meditato, con l’esecuzione dal vivo dell’ensemble Sezione Aurea, specializzato nella musica barocca. Ispirato alla guerra tra britanni e sassoni più che alle leggende di Camelot, King Arthur è infatti un ibrido  finemente elaborato dove si alternano teatro musicale e parlato. Cuore dell’azione la contrapposizione tra Arthur e il sassone Oswald, in uno scontro sui campi di battaglia ma anche in quelli amorosi: entrambi anelano alla bella Emmeline. I due sono aiutati rispettivamente da Merlino e Osmond, a loro volta assistiti da Philidel e Grimbald, maghi e spiriti magici, espressione di un universo fatato, surreale e musicale. Una pregevole drammaturgia di specchi, scontri e confronti che Motus porta in scena ponendosi dal punto di vista della silenziosa Emmeline , che diventa così la vera protagonista, funzionale alla riduzione degli oltre trenta personaggi che animano il testo di Dryden. Unico elemento scenografico, una video animazione di disegni in tempo reale, pronta a rappresentare i veloci cambi di scena, musica e atmosfera, mentre in sottofondo c’è il suono della guerra.

Lo spettacolo che inaugura la stagione 2015 del Festival Musica Insieme di Bologna è presente anche come evento ospite del VIE Festival.